Difendere la natura fa bene alla pace

Secondo l’ultima pubblicazione Iucn, Unione mondiale per la conservazione della natura, le azioni di conservazione delle aree verdi che vedono coinvolti più paesi possono anche aiutare a prevenire e risolvere conflitti sociali e politici.

25 maggio 2015

Secondo l’ultima pubblicazione Iucn, Unione mondiale per la conservazione della natura, le azioni di conservazione delle aree verdi che vedono coinvolti più paesi possono anche aiutare a prevenire e risolvere conflitti sociali e politici.

Il nome del rapporto è Crossing Borders for Nature e fa riferimento, in particolare, all'iniziativa portata avanti dall'Iucn in collaborazione con l'Agenzia federale tedesca per la conservazione della natura che ha come scopo quello di migliorare la tutela delle montagne che attraversano i confini di Albania, Macedonia e Kosovo.

Tomasz Pezold, uno degli autori dello studio, afferma che “A causa dell'isolamento nel passato e della recente instabilità politica, i confini fra questi paesi sono stati rigidamente sotto controllo per decenni". Ne risulta che l’area sia rimasta uno degli ultimi siti naturali incontaminati d’Europa e ospiti alcune delle più vaste popolazioni di orso, lupo e lince. 

La tutela transfrontaliera crea benefici ambientali di diverso tipo, come la riduzione della perdita di biodiversità e dà l'opportunità di dialogare anche a persone politicamente in disaccordo, alleviando le tensioni geopolitiche fra i governi.

Tra gli esempi già in atto di tutela che ha favorito la pace ricordiamo l'accordo per difendere la biodiversità nell'area dei laghi Prespa che si estendono sul territorio di Albania, Macedonia e Grecia o quello della riserva della biosfera dei Carpazi orientali che riunisce intorno allo stesso tavolo Polonia, Repubblica slovacca e Ucraina.