Differenza tra acqua frizzante e acqua effervescente

Quali sono le analogie e in cosa differiscono queste due acque

15 settembre 2020

Diversamente da quanto la maggior parte della gente pensa, acqua frizzante e acqua effervescente non sono sinonimi. La differenza sostanziale tra le due è il momento in cui l’anidride carbonica si manifesta o viene inserita artificialmente all’interno dell’acqua.

Nel primo caso, se la CO2 è presente fin dalla sorgente, l’acqua viene definita effervescente naturale, viceversa se l’anidride carbonica viene aggiunta nel processo d'imbottigliamento, l’acqua si dice frizzante artificiale. In quest’ultimo caso l’aggiunta, o per meglio dire la carbonazione, avviene grazie all’aggiunta di bicarbonato di sodio, clorito di sodio, citrato di potassio, solfato di potassio o molto più comunemente di biossido di carbonio (che corrisponde alle diverse nomenclature quali CO2, anidride carbonica o E290).

Anidride carbonica e gli effetti che scaturisce

Indipendentemente dal momento in cui la CO2 si mischia con l’acqua, il gas rilascia all’interno del liquido acido carbonico (H2CO3) che ha un PH con valore che oscialla tra il 2 e il 3. Risulta quindi acida a differenza dell’acqua naturale che ha un PH neutro di 7. L’acidità dell’acqua porta inevitabilmente sia a lati posititvi che lati negativi. Nel primo caso stimola i recettori del gusto (le papille gustative) conferendo una sensazione momentanea dissetante e di freschezza. Nel secondo caso invece l’acidità porta, col passare del tempo, all’erosione dello smalto dei denti che si demineralizzano.

A differenza delle bevande gassate però, che contengono grassi e zuccheri che aumentano esponenzialmente l’acidità orale, l’acqua frizzante non presenta calorie aggiuntive contrariamente a quanto si pensa. Quest’ultima infatti, non fa ingrassare, bensì conferisce una sensazione di gonfiore momentaneo dato che il gas dilata le pareti gastriche e favorisce l’espulsione di aria in eccesso all’interno dello stomaco.

Se a livello nutritivo l’acqua frizzante e l’acqua effervescente risultano essere degli ottimi alleati, a livello odontoriatrico molti dentisti invitano a consumarla con cautela proprio per l’effetto corrosivo che la bevanda ha verso lo smalto dentale.

Quale acqua è meglio bere tra frizzante ed effervescente?

La preferenza per una delle due deriva unicamente dall’affidabilità del produttore nel controllo o nell’inserimento della giusta quantità di gas alimentare. Per quanto riguarda l’acqua effervescente deve essere rispettato un tenore di anidride carbonica libera con un valore superiore a 250mg/L, ovvero uguale a quello della sorgente. Non deve subire quindi alcuna alterazione chimica dal momento in cui sgorga dalla sorgente, al momento in cui viene imbottigliata. Meno severe invece sono le restrizioni legate all’acqua frizzante artificiale in cui i produttori possono aggiungere diversi tipi di sali alcalinizzanti come ad esempio citrato di potassio, solfato di potassio e il più comune biossido di carbonio.

La preferenza per l’una piuttosto che per l’altra è dunque totalmente soggettiva avendo le stesse proprietà e differendo unicamente per i parametri che ne regolamentano la carbonazione.