SodaStream lancia un'azione intensiva per ripulire le coste dell'Honduras dall'inquinamento da plastica!

Il CEO Daniel Birnbaum alla guida di un gruppo composto da 300 dirigenti di SodaStream da tutto il mondo, scuole locali e organizzazioni ambientali per la pulizia del mar dei Caraibi e delle spiagge di Roatán

26 ottobre 2018

 

SodaStream International LTD ha annunciato il lancio della "Holy Turtle", una gigantesca task force per ripulire il mare aperto dall'inquinamento da plastica. L'innovativa "ammiraglia" è stata in una prima fase condotta nel Mar dei Caraibi, al largo delle coste di Roatán, in Honduras per un clean-up oceanico guidato in prima persona dal CEO Daniel Birnbaum. Si tratta ad oggi della prima operazione di clean-up dalla plastica in mare aperto mai portata avanti finora da un'azienda commerciale. 

 La delegazione di SodaStream ha compreso 150 dirigenti dell'azienda da 45 diversi Paesi, esperti ambientali di fama internazionale, rappresentanti dell'organizzazione Plastic Soup Foundation, centinaia di ragazzi provenienti da 7 diverse scuole della zona e funzionari del governo locale.

 La "Holy Turtle" è un'unità galleggiante lunga 1.000 piedi (circa 305 metri) creata per essere lentamente trainata da due imbarcazioni attraverso chilometri e chilometri di mare aperto. Una soluzione unica nel suo genere, progettata per individuare e raccogliere i rifiuti galleggianti evitando al contempo di recare danni alla fauna selvatica.

I rifiuti in plastica raccolti dalla "Holy Turtle" saranno utilizzati per creare un'installazione artistica per sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema ed educare i consumatori in tutto il mondo a non ricorrere più alla plastica monouso in tutte le sue forme, compresi bicchieri di plastica, cannucce, sacchetti e bottiglie.

 “Più di 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono ogni anno nell'oceano - prosegue Birnbaum -. Si tratta di una plastica che non scompare: si trasforma in particelle minuscole, viaggia attarverso gli oceani, mette a rischio gli ecosistemi marini e finisce nella nostra catena alimentare. Dobbiamo tutti insieme unire le forze per ridurre il consumo di plastica usa e getta e impegnarci a cambiare le nostre abitudini all'insegna del riuso. Tutto è nelle nostre mani".